Corrispondenza con “F.Storace - R. Prodi” 

Lettera del Ministro della Sanità Francesco Storace.

“Il libro è stato per me occasione di riflessioni che non mancherò di portare nelle sedi istituzionali dove, autorevolmente, si tratta il tema della prevenzione sanitaria.”

Altro Ministro della Sanità che promette ma poi non mantiene le promesse fatte !

 

Quanti di questi  innumerevoli e già noti “Casi Tremante” dovranno succedere ancora prima che le Istituzioni si prodighino per evitare questi genocidi?

Non con promesse fasulle mai mantenute, ma con azioni atte ad evitare tali drammi.

Ecco forse come:

 

1 - Togliendo l’obbligo vaccinale che ormai è diventato anacronistico negli anni 2000.

 

2 - Dando la corretta informazione alla popolazione non solo sui presunti benefici, ma contemporaneamente sui “reali” danni che tali pratiche comportano, usate così indiscriminatamente come si è fatto fino ad ora.

 

3 - Proponendo uno screening immunologico preventivo su tutti i soggetti che dovessero essere sottoposti alla pratica vaccinale.

 

4 - Rivalutando, infine, il bilancio “Costo - Beneficio” attraverso una seria e corretta ricerca epidemiologica, libera dal potere delle multinazionali.

ANNO 2005

 

 

 

 

 

 

Via Danilo Preto, 8    

37133 - VERONA

Telefax 045.8402290       cell. 368.3162425

E mail: giorgiotremante@libero.it

Sito Web: www: tremante1.superava.it

 

 Al Signor Ministro della Salute

    Francesco Storace

 Ministero della Salute

 Lungotevere Ripa 1

 00153 ROMA

 

Verona li, 18 luglio 2005

 

 

 Pregiatissimo On. Storace,

La ringrazio di cuore per la lettera di risposta che Lei gentilmente ha voluto inviarmi, nella quale è dimostra la grande sensibilità del Suo animo, da ciò si intuisce anche che Lei abbia perfettamente capito il vero senso del dramma che la mia famiglia è stata costretta a subire.

Penso anche che si sia reso conto che altre innumerevoli famiglie hanno vissuto e ancora stanno vivendo queste tragedie dovute essenzialmente all’uso “indiscriminato” delle pratiche vaccinali imposte così, per legge, senza alcun accertamento preventivo.

Sono sicuro che Lei non mancherà di portare, come mi dice, nelle sedi istituzionali questo annoso argomento. Cosi che, forse si potrà realmente fare una attenta e reale riprova, per dimostrare che, i rischi (ormai di numero rilevante), impliciti nelle vaccinazioni intesi come costo da pagare, non valgano più (la candela) per giustificare i risibili benefici ottenuti dall’uso delle pratiche vaccinali, tanto decantati ma poco verificati attraverso una seria ed approfondita ricerca epidemiologica (super partex) per un reale beneficio della collettività.

Nell’attesa dell’evolversi della situazione per ciò che riguarda la p.d.l. n.4865  e sempre disponibile per ulteriori necessari approfondimenti, nella speranza di poterLe stringere personalmente la mano, Le invio i miei più cordiali saluti.

 

                                                                                            Giorgio Tremante

Lettera a Romano Prodi, con richiesta di posizione riguardo all’obbligatorietà

delle vaccinazioni che verrà assunta, se sarà eletto Presidente del Consiglio.

 

Lettera di  risposta da Romano Prodi prima di essere eletto “Premier”.

“Le assicuro per tanto che non vi è alcuna pregiudiziale di principio circa eliminazione dell’obbligatorietà delle vaccinazioni, che costituisce anzi l’ideale traguardo di una società consapevole e responsabile........garantire una sicurezza e una tutela davvero universali.” Che significato ha “tutela...davvero universali” quando si continua in ogni parte del mondo a belligerare con la relativa conseguenza di mancanza assoluta d’igiene, producendo così continue epidemie che, curate con i vaccini, producono nuove e sconosciute malattie che PRIMA DELLE VACCINAZIONI NON ESISTEVANO!

 

Quanti di questi  innumerevoli e già noti “Casi Tremante” dovranno succedere ancora prima che le Istituzioni si prodighino per evitare questi genocidi?

Non con promesse fasulle mai mantenute, ma con azioni atte ad evitare tali drammi.

Ecco forse come:

 

1 - Togliendo l’obbligo vaccinale che ormai è diventato anacronistico negli anni 2000.

 

2 - Dando la corretta informazione alla popolazione non solo sui presunti benefici, ma contemporaneamente sui “reali” danni che tali pratiche comportano, usate così indiscriminatamente come si è fatto fino ad ora.

 

3 - Proponendo uno screening immunologico preventivo su tutti i soggetti che dovessero essere sottoposti alla pratica vaccinale.

 

4 - Rivalutando, infine, il bilancio “Costo - Beneficio” attraverso una seria e corretta ricerca epidemiologica, libera dal potere delle multinazionali.

ANNO 2006

 

 

 

 

 

Via Danilo Preto,8      

37133 VERONA (ITALIA)

telefax 0458402290 cell.3683162425

 

 

 

Verona li, 4 febbraio 2005

 

 

 

 Egregio Professore,

 

 

 Mi è gradito inviarLe copia del libro “Maggiorenne e vaccinato o... diritto alla vita?” da me pubblicato nel 2001 per raccontare le vicende che da oltre 30 anni travagliano la mia famiglia in conseguenza dei danni provocati sui miei figli dalle vaccinazioni.

Il libro è stato recentemente tradotto in francese e, in questa veste, consegnato al Presidente del Parlamento Europeo dopo la conferenza stampa tenuta al termine del Forum sui danni delle vaccinazioni svoltosi a Bruxelless il 21 novembre dell’anno scorso.

Mi farebbe piacere conoscere, dopo le recenti iniziative assunte dall’assessore alla Sanità della Regione Veneto per abrogare l’obbligatorietà delle vaccinazioni, quale sia la posizione che Ella intenda prendere a tale riguardo nel programma elettorale dell’Unione.

Può ben capire che l’eventuale silenzio su tale materia costituirebbe per me una grave mancanza.

Cordiali saluti.

 

                                                                                            Giorgio Tremante

 

L’UNIONE

All’attenzione del Signor Presidente

On. Romano Prodi

Piazza SS. Apostoli 55

ROMA

ANNO 2005