Ho partecipato, portando mio figlio Alberto, a questo Convegno. Assieme a noi erano presenti altri due casi di danneggiati dalle vaccinazioni. In questo contesto ero intenzionato a tenere una relazione cercando inmodo educato di esporre la mia tesi che voleva dimostrare la veridicità dei molteplici casi di DANNI DA VACCINO. Mi sono accorto, purtroppo, che in quella sede non era possibile azzardare un dialogo costruttivo per tentare di comparare pro e contro dell’uso attuale delle vaccinazioni, poiché i vari relatori che si susseguivano, guidati dal giornalista Luciano Onder, vice direttore del TG2, decantavano solo i pregi, a loro dire eccezionali, dei risultati delle ricerche in campo biomedico, dei vari e molteplici vaccini. A questo punto, dopo aver ascoltato con attenzione ma anche con un certo fastidio le loro, a dir poco sconcertanti, e, a mio parere  fasulle informazioni, alla fine durante il dibattito,  ho fatto un breve intervento che credo abbia alquanto disturbato i partecipanti  al Convegno. Ho notato che la mia intromissione è stata l’unica contraria alle loro tesi ..

 

Firenze, 25 gennaio 2008        “SECONDA GIORNATA SULL’ETICA DELL’INFORMAZIONE BIOMEDICA”

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona

 

Il sottoscritto Tremante Giorgio nato a Verona il 08/09/1941 ed ivi residente in via Danilo Preto 8, quale presidente dell’ Associazione Lesi dai Vaccini (A.L.V.), quale Responsabile dei Danneggiati da Vaccino Italiani con incarico ministeriale in data 21.3.2007, quale referente italiano del E.F.V.V. (European Forum for Vaccine Vigilance) espone quanto segue:

 

1. In data 31 gennaio 2008, l’agenzia Reuters  ed il telegiornale francese (TF1) e altre agenzie hanno dato la notizia che i responsabili dei laboratori GlaxoSmithKline e Avantis Pasteur sono stati assoggettati ad indagine dalla magistratura francese per il reato di truffa aggravata per avere posto in commercio il vaccino antiepatite B omettendo di evidenziare gli effetti collaterali a loro, e soltanto a loro, noti. L’indagine in oggetto è scaturita dalle denunce di decine di famiglie francesi che avevano sottoposto i figli alla predetta vaccinazione indotti a ritenere che tale pratica fosse esente da effetti collaterali ma che hanno invece visto i loro figli ammalarsi e, in alcuni casi, perdere la vita.(All. da 1 a 3)

 

2.   La vicenda in oggetto evidenzia la necessità che codesta Procura dia luogo ad un’indagine conoscitiva sull’effettiva omissione da parte di GlaxoSmithKline, la cui sede italiana è in Verona, via  A. Fleming, 2 , circa le obbligatorie informazioni sugli effetti collaterali del vaccino antiepatite B, dalla stessa prodotto. L’omessa informazione, per come pare emergere dalla indagine della Magistratura francese, ha implicato che neppure le strutture sanitarie preposte alla valutazione e prevenzione dei rischi insiti nella somministrazione dei vaccini fossero a conoscenza della esistenza, natura e pericolosità dei denunciati effetti collaterali con conseguente impossibilità di assumere le precauzioni del caso. Tale omissione risulta allo scrivente essersi verificata anche nel nostro Paese, e ciò non solo dovendosi presumere che una multinazionale adotti le medesime procedure (ed omissioni) ovunque operi, ma perché effettivamente non sono stati mai evidenziati in alcuna sede, a partire dal 1992, data di decorrenza della obbligatorietà della vaccinazione antiepatite B in Italia, gli effetti collaterali che oggi sono stati denunciati in Francia.

 

3.   Per mero inciso, l’introduzione della vaccinazione antiepatite B in Italia è stata notoriamente suggellata dal procedimento penale a carico del ex ministro De Lorenzo processato per avere percepito dalla SmithKline una “tangente” di L. 650.000.000 perché tale vaccinazione fosse resa obbligatoria; procedimento definito con patteggiamento da parte dell’imputato.

 

4.   La gravità e rilevanza della notizia diffusa dai media francesi è di immediata evidenza se si considera che soltanto nel Veneto, come risulta dalla relazione del Dirigente del Servizio di Sanità Pubblica e Screening dell’Assessorato regionale (doc. 4), nel periodo 1993-2005, il numero di casi correlabili alle vaccinazioni è pari a ben 3.526, compresi i decessi, e fra questi rientrano anche casi di reazioni avverse a vaccinazione antiepatite B.

 

5.   Ove, pertanto, tali reazioni avverse fossero ascrivibili, come pare lecito presumere, anche all’omessa pubblicizzazione degli effetti collaterali da parte del produttore GlaxoSmithKline, con conseguente impossibilità per le strutture preposte di adottare le valutazioni e precauzioni conseguenti, compresa la non somministrazione di preparati pericolosi per la salute pubblica, si potrebbe configurare la consumazione dei reati di truffa, omicidio colposo o lesioni colpose se non addirittura reati di maggiore gravità considerando la pluralità di soggetti che potrebbero risultare essere stati danneggiati dalle accertande omissioni del produttore del vaccino antiepatite B.

 

6.   I richiesti accertamenti appaiono tanto più necessari ed urgenti in considerazione della prosecuzione in Italia (a prescindere dalla recente introduzione della non obbligatorietà nel Veneto) delle vaccinazioni antiepatite B in un contesto dove né l’Istituto Superiore della Sanità né altri organismi centrali o periferici risultano avere mai svolto alcuna indagine scientifica per accertare la presenza di effetti collaterali oggi al centro dell’inchiesta in corso da parte della magistratura francese, con il pericolo attuale e concreto di nuove lesioni in capo ai soggetti vaccinandi.

 

7.   Ma ove pure tali accertamenti fossero stati condotti se ne dovrebbe al più rilevare l’omissione di cautele da parte delle autorità sanitarie, ma non l’esclusione di responsabilità da parte del produttore.

8.  Molti dati sugli effetti collaterali ed ulteriori segnalazioni di eventi avversi sono disponibili presso gli Assessorati alla Sanità delle Regioni e presso gli Uffici del Ministero della Salute, in Roma, dove sono raccolte le domande di indennizzo presentate ai sensi della legge 210/92 e della legge 229/2005.

 

Ciò premesso, l’esponente chiede  che codesta Procura:

A) effettui tutte le indagini necessarie ad accertare:

-   se e  quali siano gli effetti collaterali del vaccino antiepatite B prodotto dalla GlaxoSmithKline così come emersi dall’indagine della magistratura francese;

-   se tali effetti fossero stati resi noti alle autorità sanitarie italiane;

-   se tali effetti collaterali, noti o meno, siano comunque responsabili delle reazioni avverse al vaccino rilevabili sia dalla allegata relazione dell’Assessorato regionale veneto sia dagli atti delle Commissioni Mediche Ospedaliere (regionali) incaricate di valutare il nesso di causa e reazione avversa ai fini degli indennizzi erogati dal  Ministero della Salute ai sensi delle leggi n. 210/92 e 229/05.

       Sul punto si precisa che le Commissioni Mediche Ospedaliere che hanno accertato, sin dalla loro istituzione, la correlazione fra vaccinazione e reazione avversa (ivi compresi i decessi) dispongono della documentazione da cui può evincersi se tale reazione (in ordine alla quale il Ministero della Salute ha provveduto all’indennizzo) sia riferibile alla somministrazione della vaccinazione antiepatite B.

     B) persegua i responsabili per tutti i reati che dovessero risultare agli stessi ascrivibili sulla base delle circostanze dedotte nell’esposto.

     C) assuma i provvedimenti cautelari necessari a prevenire la commissione di ulteriori reati e comunque il verificarsi di eventuali ulteriori danni alla salute dei cittadini.

 

     Si mette a disposizione degli inquirenti per tutte le ulteriori informazioni che dovessero risultare opportune e chiede, in ogni caso, di essere informato nell’ipotesi di istanza di archiviazione del presente esposto.

     Elegge domicilio presso lo studio dell’avv. Luigi Meduri, in Verona via Nizza 20.

 

     Verona 4 febbraio 2008

                                                                                                                     Tremante Giorgio

             Ritengo doveroso prima di tutto ringraziare gli organizzatori di questo convegno per il loro impegno nell’affrontare un argomento così complesso e controverso quale è il tema delle vaccinazioni prendendo in considerazione anche le loro conseguenze negative. E’ proprio dalle conclusioni di queste aperte discussioni che si dovrebbe trarre un giusto equilibrio per dare così una corretta informazione, per smuovere l’attenzione dell’opinione pubblica, per evitare certe inutili sofferenze. Devo ringraziare anche perché mi è stata data la possibilità di intervenire in questa importante disamina, non solo nella veste di padre, direttamente coinvolto da eventi negativi dovuti ai postumi vaccinali, ma anche come incaricato dal Ministero della Salute quale responsabile dei danneggiati da vaccino che sussistono nella popolazione italiana.

             E’ doveroso prendere atto con soddisfazione che in questa indagine vengono presi in considerazione gli eventi negativi prodotti dalle pratiche vaccinali in quanto, solo fino a pochi anni fa, era impensabile solo  sentirli menzionare. In questa sede invece oggi si stanno confrontando eminenti personalità della medicina e dell’informazione allo scopo di definire una corretta interpretazione degli eventi, nel bene e nel male, per garantire successivamente una completa ed evoluta educazione sanitaria, per tentare in questo modo di superare certe false illusioni mediatiche che, talvolta, tendono addirittura a stravolgere l’etica e la morale fondamento della vera scienza medica.

“Primo nihil nocere”, recita così il famoso ma ormai forse obsoleto “giuramento d’Ippocrate”: sono convinto che stia proprio in questa frase la radice dell’etica medica. I medici, in quanto responsabili della salute, per poter dare garanzie e sicurezza alle persone debbono prima di tutto assicurarsi di avere una chiara e totale informazione, non manipolata, dei pro e dei contro, per poter usare correttamente questa pratica di profilassi  come professionisti dell’arte medica, assicurandosi che nessun male possa essere procurato dal suo uso. In realtà questo modo d’agire dovrebbe essere alla base di ogni dottrina, nel campo medico come pure nel campo dell’informazione dove trovano notevole spazio paure, psicosi e quant’altro, quando s’incrocia e poi si scontra, il bene della gente con gli interessi economici di chi deve far quadrare i bilanci di grandi imprese sanitarie.

La scienza medica, come certamente mi potete confermare, è una scienza indubbiamente imperfetta, poiché ciò che oggi può apparire sicuro al cento per cento, a distanza di qualche tempo può manifestarsi meno sicuro o errato e talvolta addirittura nocivo. La medicina non può essere una scienza dogmatica come lo è la religione: i dogmi della fede possono essere accettati anche oltre ogni domanda, ma i successi e gli insuccessi della scienza medica ci  faranno sempre porre delle domande per le quali aumenta il bisogno di avere risposte precise.

Vorrei cercare di analizzare con voi l’uso della pratica delle  vaccinazioni e la loro reale efficacia al giorno d’oggi, ricordando a me stesso la sua evoluzione. Tale pratica fu contestata e contrastata fin dal suo origine. Nel 1850 si contrapponevano già due opposte correnti di pensiero, quella di Louis Pasteur (chimico), sostenitore e fautore dell’uso di questa profilassi, e quella di Antoine Béchamp (medico), maestro di Pasteur che riteneva la pratica delle vaccinazioni di massa inutile se non addirittura dannosa. La tesi di Pasteur ebbe, a quel tempo, il sopravvento su quella di Béchamp, solo ed esclusivamente perché, l’allora imperatore di Francia Napoleone III aveva pensato che, dal punto di vista prettamente economico, considerando che a quell’epoca le finanze francesi erano al quanto piangenti, dall’uso di questa pratica avrebbe potuto trarre convenienti vantaggi economici. Credo che questo sia un capitolo molto importante per chi dedica la propria vita alla ricerca ed allo studio della storia della medicina e, certamente, ne sarete a conoscenza. 

Ai nostri giorni l’intreccio costo e beneficio, costo economico e beneficio sociale, a mio modesto parere, si sta trasformando molte volte, in ricavo economico talvolta necessariamente opposto ai reali benefici della collettività.

Oggi, come allora a me pare che l’aspetto economico prevalga su una attenta analisi del beneficio sociale e che sia del tutto irrilevante verificare l’effettivo rapporto causale tra la pratica vaccinale e la regressione endemica delle malattie infettive e ancor meno verificare l’eventuale rapporto, per me già documentato tra vaccinazione e incremento di malattie di tipo degenerativo esplose negli ultimi decenni del novecento.

Al giorno d’oggi, purtroppo quasi sempre l’economia di mercato prevale sui veri e salutari interessi della gente comune che spesso subisce inconsapevolmente disastrose conseguenze in termini di salute fisica e psichica.

Accade stranamente inoltre, che sempre più di continuo questo intreccio d’interessi faccia sì che anche le alte gerarchie religiose  si stiano in qualche modo esprimendo acriticamente a sostegno dell’uso di  insensate campagne di vaccinazione di massa, proponendo a scopo umanitario i vaccini come falso viatico per la tutela della salute terrena.

Ci è stato ormai imposto di coniugare la parola “vaccino” con la parola “progresso”, ma quale progresso può derivare da questa prassi che, usata  indiscriminatamente così come oggi avviene, provoca malattie degenerative innaturali, e lascia sul piano umano e scientifico centinaia di migliaia se non addirittura milioni di handicappati o di morti in tutto il mondo?

E’ da ben 36 anni che mi interesso dell’argomento dei danni prodotti dai vaccini, non perché mi sia addentrato per mera curiosità in questo tipo di ragionamento, ma perché purtroppo sono stato costretto a vivere nella mia famiglia una tragedia che credo non abbia uguali: la morte di due figli e l’handicap permanente di un terzo a causa delle reazioni avverse alle vaccinazioni. Il mio caso è conosciuto a livello mondiale, ho lottato per ben 25 anni per assicurarmi la ragione ed avere il riconoscimento da parte delle Istituzioni competenti del danno patito dai miei figli proprio a causa dei vaccini. E prima di quella ammissione venivo considerato solo un pazzo.

Non ho alcun interesse economico di sorta nel dare questo tipo d’informazione, sto solo lottando disperatamente per far capire alle mamme ed ai papà come me a quali probabili tragedie potrebbero andare incontro sottoponendo a queste pratiche i loro figli nati perfettamente sani, perché privi di alcuna seria e corretta informazione sugli eventuali eventi avversi e su  ogni possibile precauzione da prendere, per evitarli.

Il più delle volte la classe medica viene a trovarsi davanti a malattie sconosciute ed è priva dei mezzi adatti per poter ricondurre le svariate patologie riscontrate alle vaccinazioni. Certo poi anche la classe politica non è meno responsabile di tali eventi poiché è forse sempre stata ,e lo è tuttora, più attenta a proteggere gli interessi di parte piuttosto che il bene della collettività.  Non ultimi poi,  i media che potrebbero e dovrebbero dare una corretta informazione sui danni patiti da innumerevoli creature, mantengono invece un notevole disinteresse nell’informare l’opinione pubblica di queste silenziose catastrofi per difendere l’immagine di una scienza dogmatica.

L’informazione che trapela nei giornali su tali problemi tende volentieri  a minimizzare l’accaduto, a nasconderlo a soffocarlo sul nascere poiché, se ne fosse scritto correttamente, si potrebbe disturbare una certa tranquillità di pensiero ormai da tempo ottenuta per mantenere tranquilla, almeno in questo ambito, la popolazione. Così, in conseguenza a questo mendace comportamento collettivo, la gente comune pronuncia in molte occasioni il sillogismo “Maggiorenne e vaccinato”, come ho titolato il mio libro, assaporandolo come rassicurazione e tranquillità nelle più disparate circostanze della vita, perché attribuisce alla parola “vaccinato” il significato, che sicuramente non ha, di panacea e di rimedio universale, rafforzando sempre più nel proprio inconscio l’alta considerazione per questo “mito”.

Mi chiedo e vi chiedo allora: Qual è il concetto di scienza che si evince dalla attuazione delle così tanto decantate campagne vaccinali?  Si basa forse su di un condizionamento psicologico collettivo che sembra rassicurante? Mi viene concessa almeno la possibilità di pensare che questo tipo di scienza possa divenire un paravento per proteggere un ambiguo scientismo di bottega? Attendo da voi, autorevoli studiosi in questa materia, una risposta.

Il Dott. Robert Mendelsohn ha criticato spesso la medicina moderna per la sua dottrina bigotta. Ha sostenuto che “i medici sono i preti che erogano l’acqua santa sotto forma di inoculazioni” per dare l’iniziazione rituale della grande industria medica alla nostra consacrazione.

Il Dott. Richard Moskowitz è conforme: “I vaccini sono diventati i sacramenti della nostra fede nella biotecnologia. La loro efficacia e

sicurezza sono viste estensivamente come auto-evidenti e che non necessitano di ulteriori prove”.

Altri vedono un collegamento fra le vaccinazioni ed i riti satanici o la stregoneria, dove gli animali sono sacrificati ed i loro organi vengono fatti fermentare in un miscuglio di orride sostanze infernali: la medicina voodoo dagli scienziati pazzi del ventunesimo secolo. Tristemente, i nostri bambini sono i loro soggetti involontari perché la società viene lentamente divorata dal loro appetito insaziabile per la sperimentazione umana.

Fonte: Il database segreto governativo sui danni da vaccini - http://www.medicinenon.it/danni_da_vaccini.htm

 

Qualche volta ci sentiamo stupiti, impauriti, siamo in dubbio riguardo a decisioni importanti. Molte volte abbiamo agito dando fiducia agli “esperti in materia”. Di certo lo hanno fatto i genitori dei bambini lesionati o uccisi dalle vaccinazioni. Molti di quei bambini sono ora adulti e hanno difficoltà nella vita e molti non sanno che il loro handicap deriva dalle conseguenze di tali pratiche. Semplicemente l’handicap non è stato diagnosticato e la giusta causa non è stata attribuita e ora pensano che la loro minore abilità nello svolgere i compiti della vita sia innata. Non lo è, è stata inoculata.

Non è un modo malvagio, ma alcune volte esseri deprecabili acquisiscono posizioni di potere e per profitto e potere personale permettono che ingenti danni a livello planetario vengano perpetrati.

La vaccinazione è uno di questi. L’ignoranza è la loro arma, più potente di qualsiasi altra perché non sai qual è il modo giusto di fare le cose commetti errori,hai paura. La paura porta a vivere timidamente come pecore, senza grandi emozioni ne grandi fastidi, nell’indifferenza del resto del gregge. C’è la tosatura periodica e la vita termina sulla tavola del pranzo pasquale. L’uomo ha delle incredibili capacità e la possibilità di esprimere le più nobili emozioni e gioie, è per natura forte e generoso ma per esprimersi deve essere libero dalla repressione messa in atto facendo persistere l’ignoranza.

L’indole umana potrebbe essere definita “leonina”, ed è in questo che coloro che cercano di mantenerlo nel limbo dell’ignoranza hanno paura. Sanno che per governare centinaia di pecore senza grande impegno basta un pastore assonnato, mentre un domatore per quanto bravo può tenere a bada pochi leoni e non senza rischi. Pensano che sarebbero annientati se l’uomo diventasse consapevole. Ma nella loro stessa ignoranza non sanno che in una società consapevole non c’è motivo alcuno per la repressione.

Ognuno quindi ha il diritto e il dovere di vagliare, di confrontare, esaminare le informazioni che riceve e giudicarle in base ai risultati, non in base a chiacchiere accademiche. E  poi agire di conseguenza, a fianco della verità, se si vuole un mondo migliore.

Questa è la relazione che avrei tenuto se la discussione si fosse dimostrata corretta cioè

“bipartisan” . purtroppo non  è andata assolutamente così, perciò intendo proporvela in questa pagina.

Risposta che attendendo da 37 anni, ma  che questi signori non mi avrebbero mai potuto dare, poiché

ministri di questa falsa “sacralità vaccinale” che, con il loro agire, mantengono stabile l’ignoranza delle

popolazioni succubi di questo potere mefistofelico le cui vittime gridano vendetta alla “Scienza”.

Riscontro della ratifica dell’esposto

 

Da Verona è partito l’esposto alla Magistratura nei confronti della “GlaxoSmithKline”

Ecco l’esposto denuncia da me presentato alla Magistratura il 4 febbraio 2008

Mi auguro non  faccia la fine di tutti gli altri.........”ARCHIVIATI”